Gli acconciatori non richiedono alcunché di eccezionale o di infattibile, ma desiderano essere equiparati ad altri settori produttivi e non intendono subire questa grossa discriminazione.

Ieri ad Ercolano, comune del Napoletano, Antonio Iengo e Francesco Lopez, rispettivi esponenti della categoria dei parrucchieri il primo, dei barbieri il secondo, hanno voluto mandare un forte segnale a tutti i colleghi della penisola e alle autorità governative, consegnando simbolicamente, le chiavi dei propri esercizi (di parrucchiere e barbiere) al primo Cittadino, l’Avvocato Ciro Buonajuto. (foto)

Queste le motivazioni e i punti trattati nell’incontro con il Sindaco:

• Richiesta di rappresentanza nelle opportune sedi governative, per difendere i diritti della categoria. Il sindaco di Ercolano, seguito da altri sindaci di comuni campani limitrofi, ha provveduto ad inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri, una lettera (allegata), chiedendo a gran voce di rivedere la decisione sulla data di riapertura della categoria.

• Contrasto all’abusivismo, fenomeno dilagante, che a seguito dell’ordinanza della regione Campania del 10 Marzo ha coinvolto i reiterati soggetti evasori ed abusivi, danneggiando i titolari dei saloni.
Tutto ciò risulta deleterio per l’intera categoria, in quanto i soggetti che operano liberamente di casa in casa possono essere dei pericolosi diffusori del Virus COVID-19, rallentando così le aperture delle attività artigianali della zona, erodendo alla loro riapertura una grossa fetta del fatturato.

Ci si augura che questa iniziativa possa fare da motore propulsore per tutti gli appartenenti al settore hair&beauty ed arrivare al Governo centrale, con un messaggio diretto e chiaro.