I SOLDATINI DELLA LUCCHESIA
RACCONTANO LA STORIA
DELLA LIBERAZIONE DEL 44′

Sembra quasi impossibile che i produttori di soldatini giocattolo di un tempo che gestivano piccole ma prolifiche fabbriche di questo settore di nicchia del divertimento per ragazzi, ponessero tanta attenzione a ciò che producevano per sottolineare ciò che accadeva in quel determinato periodo….

Il bambino, un tempo, come oggi si gioca con il telefonino, giocava “ai soldatini “ gioco innocuo e sembra senza storia ma lui invece non lo sapeva con cosa stava giocando.
Che fossero indiani, nordisti, sudisti, tedeschi, italiani, garibaldini, pirati o altri a lui importava poco , come importava poco cosa succedesse dietro la porta di casa. Se la guerra iniziasse, continuasse o finiva l’importante era giocare ignaro anche lui con un “pezzetto “di quella storia d’Italia di quel tempo. Ma quale stagione? Quale tempo? Siamo all’inizio, nel centro, o alla fine della seconda guerra mondiale dal 40′ al 44′.
Siamo in Toscana patria incontrastata delle statuette da Presepe e precisamente nella Lucchesia.
Si dice infatti che Cristoforo Colombo quando sbarcò in America, trovò un “lucchese “che faceva statuette in gesso da presepe.
Tanto era prolifica e fervida di fantasia in questa zona che una fabbrica in particolare scelse la strada della sopravvivenza e cioè ad inventare un prodotto che andasse in mano ai ragazzi anche quando non era Natale.
Tra l’altro eravamo nel periodo della seconda Guerra mondiale e quindi l’argomentazione non mancava. Come in una redazione di un giornale che raccontava la storia, si iniziò a raccontarla tridimensionalmente, con figure di quel periodo storico.
La ditta era la S.A.L.P.A. Società Anonima Lavorazione Plastiche e Affini che iniziò la produzione proprio all’inizio della seconda guerra mondiale…

Per saperne di più: barlacchi.agostino@gmail.com>